Una notizia che sta rapidamente facendo il giro del mondo (e del web). Dopo 95 anni, il topolino più famoso della storia è diventato di dominio pubblico, essendo scaduti i diritti di copyright detenuti dalla Disney. Ma è davvero così?
Per capire davvero cosa sta succedendo al colosso dell’animazione statunitense occorre partire dalla regolamentazione sulla proprietà intellettuale valida negli Stati Uniti.
Nel 1998, infatti, il Congresso ha approvato il Copyright Term Extension Act, che prevedeva l’estensione dei diritti di proprietà aggiungendo 20 anni ai precedenti 75 previsti per i diritti detenuti da enti aziendali.
Da qui il caso.
Il copyright sul Topolino del battello a vapore, presente nel cortometraggio animato “Steamboat Willie” del 1928, è ufficialmente scaduto il primo gennaio scorso, dopo esattamente 95 anni.
Senza copyright, Topolino è di dominio pubblico?
Non proprio. O meglio, non del tutto.
Il Topolino in questione, infatti, è esclusivamente quello apparso nel cortometraggio sopracitato. Quello, per intenderci, in bianco e nero, con il naso a punta da roditore, gli occhi senza pupille, e con la coda lunga. Senza maglietta, guanti o scarpe.
Sarà dunque possibile utilizzare l’immagine per commercializzare prodotti di abbigliamento, cartoni animati o progetti artistici e commerciali di varia natura.
Tuttavia, come specificato dal portavoce del gruppo Disney: “Fin dalla prima apparizione di Topolino, le persone hanno associato il personaggio alle storie, alle esperienze e ai prodotti autentici di Disney. Questo non cambierà”.
Anche perché “Le versioni più moderne di Topolino non saranno influenzate dalla scadenza dei diritti d’autore di Steamboat Willie. Topolino continuerà a svolgere un ruolo di primo piano come ambasciatore globale della Walt Disney Company nelle nostre storie, nelle attrazioni dei parchi a tema e nel merchandising”.
Volendo riassumere, quindi, il Topolino immediatamente riconoscibile da grandi e piccini, con i guanti, le scarpe gialle e i pantaloncini rossi, rimane esclusiva proprietà dell’azienda.
Inoltre, i marchi registrati relativi all’immagine del mondo Disney pongono ulteriori paletti all’utilizzo dell’immagine.
Come sottolineato dal Corriere della Sera, che cita le parole della professoressa Ruth Okediji della Harvard Law School: “Disney e altre aziende usano i marchi per estendere il controllo sulla proprietà intellettuale. Finché il marchio rimane distintivo nella fornitura di prodotti e servizi, il proprietario può proteggerlo”.
Tradotto, il trademark detenuto dalla Disney vieta di utilizzare l’immagine di Topolino per indurre l’utente a credere di acquistare un prodotto sviluppato dalla società americana, senza il consenso diretto di quest’ultima.
In conclusione, Topolino resta della Disney. L’immagine presente in Steamboat Willie, invece, può essere utilizzata da chiunque, purché non violi il marchio registrato e non ne leda l’immagine.
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