Un anno di lavoro e di cambiamento volge al termine ed è un’occasione per fare bilanci, pensare alle cose buone fatte, far tesoro degli errori, inevitabili, che si commettono, avendo sempre a mente che “solo chi non fa non sbaglia” e che l’errore è anzi la base reale, sostanziale su cui fondare il futuro.
Quest’anno ASTW ha visto molti cambiamenti: il cambio di sede, nuove assunzioni, nuove sfide cui far fronte. Una realtà relativamente piccola, come la nostra, ma che vede una crescita sostenuta e costante da tempo (basti pensare che, rispetto all’anno scorso, il livello di fatturato è aumentato del 50%) è tenuta a cambiare, spesso radicalmente, il proprio modo di gestire l’intero flusso di lavoro, imponendo la necessità di periodiche “ristrutturazioni” dell’infrastruttura organizzativa, tecnologica, gestionale. Ciò, pur ingenerando notevole stress su tutti, permette all’azienda di irrobustirsi, dotandosi, ad esempio, di un’organizzazione più efficace per far fronte a un notevole aumento di domanda da parte di clienti, nuovi e già acquisiti, e di aumentare il ventaglio di servizi offerti.
Agire sull’offerta e sulla qualità dell’offerta è indispensabile per mantenere la competitività di un’azienda, come la nostra, che, lungi dal voler mettersi in competizione con i grossi player internazionali, deve pur mantenere la propria nicchia di mercato e cercarne di nuove. E qui alludo ai settori in cui ASTW è già relativamente “forte”, ossia nelle traduzioni in ambito proprietà intellettuale (traduzione di brevetti), legale, medico-scientifico, tecnico, e a tutte quelle nicchie che andranno esplorate in futuro, nell’ottica di instradare ASTW in un percorso di crescita razionale, credibile e sostenibile.
Ma, come già detto, è tempo di bilanci e il bilancio di quest’anno non può che renderci molto orgogliosi di quello che abbiamo fatto: produciamo sempre di più e meglio, abbiamo aumentato l’offerta, siamo in grado di rispondere sempre più prontamente alle richieste dei clienti, siamo, in definitiva, sempre più bravi. Non pecchiamo di immodestia nel riconoscere questo dato oggettivo. Su questa base dobbiamo affrontare, con umiltà, il futuro, consci che le sfide saranno sempre più difficili. L’industria della traduzione è sempre più competitiva e sempre più technology-driven, e sarà sicuramente soggetta, nei prossimi anni, a vere e proprie rivoluzioni portate da applicazioni tecnologiche quali la traduzione automatica e l’intelligenza artificiale. Ma godiamoci senz’altro questo momento di pausa, ce lo siamo meritato.
Rivolgo quindi un grande grazie a tutta la mia squadra per il grande lavoro fatto quest’anno che volge al termine e anche a tutti i nostri collaboratori che concorrono, a vario titolo, a fare di ASTW una realtà sana, innovativa, competitiva e, non ultimo per importanza, un bel posto in cui lavorare e crescere professionalmente.
Auguri di buon Natale e di un anno nuovo ricco di opportunità a tutti.
Domenico Lombardini, CEO ASTW