Diamo parola ai nostri collaboratori freelance! In particolare questi collaboratori, che presenteremo di volta in volta sul nostro blog, sono stati selezionati per la qualità del loro lavoro e per la loro affidabilità.
Oggi presentiamo Magda Boi
- Ciao! Raccontaci brevemente i motivi o anche gli eventi, più o meno casuali, che ti hanno portato a fare il lavoro del linguista.
La scelta di studiare le lingue all’inizio è stata dettata dalla pura passione, non da un preciso obiettivo lavorativo: ho vissuto gli anni di studio all’Università di Bergamo con un crescente entusiasmo e desiderio di apprendimento sia delle lingue parlate e scritte che della linguistica, una disciplina affascinante ed estremamente formativa. Subito dopo la laurea decisi di restare nell’ambito della ricerca e di intraprendere la lunga strada della carriera accademica. Poi per caso, la svolta: nel 1999 lessi un annuncio su un giornale nazionale di un’importante agenzia milanese che cercava candidati per la professione di Localization Project Manager. Decisi di abbandonare i sogni accademici dal futuro incerto per entrare nel mondo del lavoro e gettare le basi di quella che sarebbe poi diventata la mia attuale libera professione.
- Il lavoro del traduttore è un continuo lavoro con e sulla lingua: applichi delle strategie per tenere “allenate” le tue capacità linguistiche (letture, interessi, hobby)?
Il lavoro è già di per sé un continuo allenamento delle capacità non solo linguistiche ma anche cognitive (concentrazione, memoria a breve termine e a lungo termine, attenzione focalizzata ecc.). Il mio interesse per le lingue ovviamente va ben oltre il lavoro quindi ogni occasione è buona per migliorare le mie capacità: film, canali televisivi in lingua straniera, letture. Soprattutto, quando acquisto libri di autori stranieri, scelgo sempre l’edizione integrale o con testo a fronte, per le lingue di mia conoscenza. Recentemente con un tandem linguistico sto provando anche a imparare il polacco (con molta calma!).
- Come ti approcci alle tecnologie per la traduzione come i CAT tool o la Machine Translation? Pensi siano un’opportunità o un rischio per il lavoro del traduttore?
I CAT tool sono sicuramente una risorsa importantissima per il lavoro di traduzione. Agevolano il lavoro del traduttore, riducendo i margini di errore, e consentono di massimizzare e controllare sia la qualità che le tempistiche, due fattori fondamentali per garantire servizi di traduzione e revisione ottimali. La Machine Translation è certamente uno strumento utile, soprattutto per testi tecnici ripetitivi e molto standard, per i quali è possibile ottenere un output anche di buona qualità che richiede pochissima revisione. In questi contesti può essere un’opportunità per il traduttore in termini di riduzione delle tempistiche di lavoro e aumento della produttività.
- Ritieni utile seguire corsi di formazione formali e pensi, invece, che la formazione possa essere portata avanti in maniera più informale, da autodidatta, con un proprio percorso formativo nutrito di letture e interessi culturali personali?
La formazione professionale secondo me è di fondamentale importanza: non solo consente di acquisire nuovi contenuti e competenze, ma permette anche di apprendere metodologie di apprendimento e di lavoro specifiche. In questo senso l’esperienza in aula o in gruppo secondo me ha sicuramente una marcia in più rispetto alla formazione da autodidatta. Certamente, gli interessi culturali e personali possono supportare e arricchire quanto appreso durante corsi e seminari e rafforzarlo ulteriormente nell’ottica di un apprendimento a lungo termine.
- Come porti avanti la tua attività di marketing? Come ti proponi ai potenziali clienti? Pensi sia utile, per un freelance, avere un sito web?
Innanzitutto aggiorno costantemente il mio curriculum vitae in modo strategico ossia mettendo in evidenza le esperienze che possono essere di interesse per i potenziali clienti, rispetto ad altre. Ad esempio, nel mio caso, da quando ho intrapreso il percorso di Laurea in Psicologia Clinica, il mio curriculum si compone di due ambiti paralleli, quello linguistico (formazione ed esperienza di traduzione) e quello psicologico (partecipazione a seminari, congressi, tirocinio ecc.). Modulo quindi il curriculum a seconda del mio interlocutore e dell’ambito di traduzione, cercando di evidenziare competenze che possano essere di suo interesse, piuttosto che fornire un semplice elenco cronologico di tutte le attività svolte. Attualmente prediligo l’autocandidatura a potenziali clienti di settori mirati. Avere un sito Web può senz’altro essere un vantaggio per ottenere una maggiore visibilità e riunire tutte le informazioni e le competenze in un unico luogo della rete. È un progetto da costruire in modo mirato e consapevole, e ci sto lavorando…!
- Dicci, in poche parole, ciò che apprezzi della collaborazione instaurata con ASTW
La relazione con i Project Manager e i team delle agenzie, soprattutto per chi come i freelance lavora da solo/a e a distanza, è un aspetto che incide notevolmente sulla serenità e la qualità della vita. Collaborazione efficace, supporto pronto e affidabile, capacità di infondere fiducia e calma in caso di problemi tecnici o di altro genere: sono tutte caratteristiche relazionali molto apprezzate e gradite, che annullano la distanza del freelance, e che riscontro costantemente nel mio rapporto con il team ASTW. Sono certa che siano ottimi presupposti per continuare a lavorare insieme con reciproca soddisfazione.
Magda ha conseguito la Laurea magistrale in Lingue e Letterature Straniere presso l’Università di Bergamo nel 1997, specializzandosi in lingua e letteratura inglese e tedesca, linguistica e glottodidattica. Ha svolto la professione di Localization Project Manager a Milano per poi dedicarsi all’attività di traduttrice, prima in-house, quindi come freelance specializzandosi, tra gli altri, nei settori medicale e lifescience. Nel 2019 ha conseguito la Laurea magistrale in Psicologia Clinica e della Salute e Neuropsicologia presso l’Università di Firenze. Attualmente vive in Toscana e affianca la libera professione alla collaborazione a progetti di ricerca in Psicologia Clinica e Medicina Psicosomatica del Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università di Firenze.