L’ordine esecutivo datato 30 ottobre 2023 si inserisce nella scia già tracciata dall’Unione europea per regolamentare l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e tutelare utenti e cittadini. Si tratta del primo provvedimento USA mirato alla regolamentazione di queste nuove tecnologie e gli esperti ritengono possa indurre i governi di tutto il mondo ad agire in tal senso, influenzando di conseguenza anche il settore privato.
Il vasto potenziale dell’intelligenza artificiale, non sempre necessariamente positivo, è sotto gli occhi di tutti. Negli USA, ad esempio, hanno recentemente fatto scalpore le denunce provenienti dall’industria hollywoodiana che accusano diverse realtà di aver utilizzato sistemi di intelligenza artificiale per replicare, e sfruttare, la loro immagine.
O ancora, le cause legali intentate da alcune case discografiche per violazione di copyright. Di quest’ultimo caso ne abbiamo parlato nel nostro ultimo articolo.
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Non c’è dunque da stupirsi se una delle più grandi potenze mondiali ha finalmente deciso di agire per regolamentare l’utilizzo dei sistemi di intelligenza artificiale, alfine di tutelare aziende, autori e utenti dai possibili danni causati da queste nuove tecnologie.
Nello specifico, l’ampia portata dell’ordine esecutivo copre molteplici applicazioni dell’IA. Un aspetto di particolare rilevanza per l’industria linguistica è l’accento posto dall’Amministrazione statunitense sulla necessità di stabilire standard e pratiche condivise per identificare ed etichettare i contenuti sintetici. Definendo questi ultimi come “immagini, video, clip audio e testi significativamente modificati o integralmente generati da algoritmi, inclusa l’IA.”
Un chiaro segno distintivo, dunque, in grado di definire a prima vista la provenienza di un contenuto.
Intelligenza artificiale e governo USA
Sul lato pratico, quindi, tutte le agenzie governative statunitensi che producono contenuti digitali dovranno filigranare ed etichettare i testi e le immagini indicandone la provenienza e l’autenticità del contenuto originale.
Biden ha inoltre confermato che il governo federale degli Stati Uniti “applicherà le leggi e i principi esistenti in materia di protezione dei consumatori e attuerà adeguate garanzie contro frodi, discriminazioni, violazioni della privacy e del diritto d’autore, così come per gli altri danni derivanti dall’intelligenza artificiale”.
Infine, come riportato da Slator, nonostante non vi sia una specifica menzione relativa ai contenuti tradotti, è lecito preventivare che l’etichettatura riguarderà anche il settore dei servizi linguistici, vista la vasta mole di prodotti audiovisivi e testuali multilingue richiesti dalle istituzioni statunitensi.
È probabile dunque che l’amministrazione statunitense richiederà l’aderenza a queste nuove direttive anche per tutti i materiali in lingua straniera, e sarà interessante vedere come queste linee guida influenzeranno le traduzioni automatiche i contenuti prodotti con modelli di IA in varie lingue.
Non ci resta che attendere ulteriori informazioni in merito.
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