Aprile mese di motori! Non parliamo di Formula 1 o MotoGP e non parliamo nemmeno della primavera, ormai arrivata, e delle sue consuete gite fuori città. Oggi riprendiamo la nostra rubrica “Anniversari dei primi brevetti“, un excursus tra i più celebri e importanti brevetti registrati nel corso della storia.
Direte voi, “cosa c’entrano i motori?” Beh, lo vedrete!
1° aprile
Niente scherzi né burle, partiamo piuttosto con il primo brevetto della nostra rubrica. Nel 1826, l’inventore americano Samuel Morey ideò, sviluppò e brevettò il primo motore a combustione interna.
L’invenzione sfruttava i vapori emessi da trementina ed etanolo, sviluppando energia motrice dalla combustione di questi elementi.
3 aprile
Saltiamo a piè pari fino al 1885, anno in cui Gottlieb Wilhelm Daimler, ingegnere e imprenditore di origini tedesche ideò il suo prototipo di motore a scoppio.
Considerato uno dei padri dell’industria automobilistica, Daimler progettò assieme all’amico Maybach un prototipo di motore a scoppio di piccole dimensioni, sviluppando anche un mezzo di trasporto a due ruote capace di sfruttare la forza motrice erogata dal motore, ben 2,5 CV.
La Daimler Reitrad-Einspur è considerata la prima motocicletta (a motore a scoppio) della storia.
23 aprile
Proseguiamo nella storia dei motori, aprile significa anche questo!
Risale infatti al 23 aprile 1946 la nascita di uno dei mezzi simbolo dell’Italia nel mondo.
Fu un’azienda di Pontedera (a molti basterebbe questo per capire di cosa stiamo parlando) a depositare il brevetto destinato a cambiare la storia delle due ruote. Nasce infatti la “motocicletta a complesso razionale di organi ed elementi con telaio combinato con parafanghi e cofano ricoprenti tutta la parte meccanica”.
Nasce la mitica Vespa Piaggio.
Infine, il 25
Chiudiamo in bellezza, due brevetti in una sola data.
Rimanendo in tema motori, fu nel 1769 che il celebre ingegnere scozzese James Watt presentò al registro brevetti inglese il metodo noto come “metodo di Watt per la riduzione di vapore e carburante della macchina a vapore”. Invenzione grazie alla quale modificò la macchina a vapore di Newcomen, migliorandone le prestazioni e ottimizzando il processo.
L’ultima invenzione, invece, ci allontana da motori, carburanti e mezzi di locomozione.
Nel 1961 Robert Noyce, l’imprenditore soprannominato “il sindaco della Silicon Valley” e fondatore di Intel ideò, sviluppò e depositò il brevetto per il primo circuito integrato, la componente essenziale di ogni computer.