In molti avevano previsto il sopraggiungere di una versione a pagamento dell’ormai celebre chatbot sviluppato da Open AI, ChatGPT. Fenomeno del momento e riferimento internazionale per l’innovazione nei modelli di intelligenza artificiale, il centro di ricerca AI fondato nel 2015 da Elon Musk e Sam Altan (tra gli altri) ha recentemente annunciato il lancio di GPT-4, il quarto e cronologicamente ultimo modello della serie GPT.
Nelle scorse settimane abbiamo dedicato due differenti articoli alle varie funzionalità di ChatGPT, concentrandoci sulle feature più in linea con i nostri campi di azione: scrittura e traduzione.
Più precisamente, nell’articolo CHATGPT, intelligenza artificiale e scrittura automatica ci siamo addentrati nella funzione più nota del celebre chatbot: la scrittura di testi in risposta a input.
Nel testo citavamo i dati riportati da più fonti relativi alle opinioni delle figure professionali operanti nel settore linguistico. Di queste, il 37% circa riteneva che il nuovo modello potesse essere un punto di svolta per l’industria e solamente il 14% si è dichiarato scettico sulle prestazioni del modello.
Per quanto concerne il nostro secondo articolo dedicato all’argomento, ChatGPT sa tradurre? uno studio ci aiuta a capirlo, analizzavamo appunto questa sua seconda funzionalità: la traduzione.
Cercando di valutare in maniera quanto più oggettiva la qualità delle traduzioni proposte da ChatGPT ci siamo serviti dello studio preliminare condotto da Tencent AI. Dalle informazioni contenute al suo interno siamo giunti alle medesime conclusioni riportate dai ricercatori, ovvero che al momento il modello AI tanto osannato sembrerebbe nient’altro che un normale sistema di traduzione automatica. Paragonabile nei punteggi ottenuti in vari benchmarck ai motori di machine translation già sul mercato.
E quando pensavamo di aver raggiunto un punto di stallo delle informazioni relative a questa intelligenza artificiale, ecco che arriva GPT-4.
Open AI annuncia GPT-4 e ChatGPT Plus
“Abbiamo creato GPT-4, l’ultima pietra miliare nello sforzo di OpenAI per aumentare il deep learning. GPT-4 è un grande modello multimodale (che accetta input di immagini e testo, emettendo output testuale) che, sebbene meno capace degli umani in molti scenari del mondo reale, mostra prestazioni a livello umano su vari benchmark professionali e accademici”.
È con queste esatte parole che il team di Open AI ha presentato il 14 marzo scorso la new entry della famiglia GPT.
Il nuovo modello avrebbe inoltre raggiunto un punteggio del 10% superiore a quello ottenuto dai migliori partecipanti a un esame di abilitazione simulato (sempre secondo quanto espresso sul sito ufficiale di Open AI). GPT-3.5, la versione precedente, avrebbe invece raggiunto un punteggio del 10% inferiore.
Questo dato sembrerebbe indicare in realtà che questo nuovo strumento potrebbe non solo eguagliare le capacità umane, bensì di superarle in determinati ambiti.
Il team ha inoltre comunicato che gli utenti abbonati alla versione premium di ChatGPT potranno ottenere l’accesso a GPT-4 con un utilizzo limitato, regolato in base alla domanda. È inoltre plausibile prevedere l’introduzione di un nuovo tipo di abbonamento, incentrato sull’ultimo modello GPT.
Infine, per chi volesse accedere all’API di GPT-4 è disponibile una waitlist (a questo indirizzo) tramite la quale gli sviluppatori potranno registrarsi e utilizzare il nuovissimo modello di AI.