È di alcuni giorni fa la notizia, riportata anche da Kluwer Patent Blog, inerente alle critiche mosse da diversi attori dell’industria della proprietà intellettuale nei confronti dell’EPO. Più precisamente, le critiche riguardano alcune problematiche relative alla qualità dei brevetti all’interno dell’Ufficio Brevetti Europeo, ritenuta in calo.
Prima di addentrarci nell’argomento odierno è opportuno soffermarci un momento, seppur breve, per descrivere a grandi linee le realtà che verranno citate, così da permettere a tutti coloro che muovono i primi passi nel settore di comprendere meglio quanto diremo.
Consigliamo a tutti gli addetti ai lavori di saltare questi primi paragrafi, passando direttamente alla sezione centrale del testo.
Kluwer Patent Blog
Nel nostro articolo Proprietà intellettuale: le migliori fonti di informazione elencavamo alcuni dei migliori blog, editoriali e magazine focalizzati sulla proprietà intellettuale, alfine di fornire ai nostri lettori la possibilità di approfondire argomenti di settore interessanti e di rilievo.
All’interno del testo accennavamo inoltre a fonti di informazione non incluse nell’elenco, ma comunque degne di nota. Tra queste vi è proprio Kluwer Patent Blog, una pubblicazione che fornisce informazioni e notizie sul diritto europeo dei brevetti. Riunisce esperti di importanti società operanti nella proprietà intellettuale e tra i focus principali del blog vi è proprio il diritto sostanziale dei brevetti, tra cui le questioni procedurali dell’EPO.
EPO
L’EPO è l’European Patent Office, l’Ufficio Brevetti Europeo, e si rivolge a imprese e cittadini di 38 Paesi europei per fornire procedure di applicazione uniformi in materia di protezione dei brevetti. Sotto la supervisione del Consiglio di Amministrazione, la principale attività risiede nell’esame delle domande di brevetto europeo e nella concessione dei relativi titoli.
Industry Patent Quality Charter
Indicato in seguito con la sigla IPQC, l’Industry Patent Quality Charter è definibile come un gruppo di esperti provenienti da importanti società internazionali, studi legali e uffici brevetti.
Nasce nel 2022 allo scopo di stimolare un dialogo continuo con gli uffici brevetti, in particolare l’EPO, per incentivarne la crescita e incrementare la qualità dei brevetti europei. Tra le realtà coinvolte, per citarne solo alcune, troviamo Vodafone, Siemens, Volvo e HP.
EPO e la qualità dei brevetti
Veniamo ora al dunque del nostro articolo.
La stessa nascita dell’IPQC è indicativa delle preoccupazioni che molti nell’industria IP nutrono nei confronti della qualità dei brevetti in seno all’EPO.
Rispettando gli obiettivi prefissati, il gruppo di esperti ha quindi deciso di discutere l’argomento direttamente con l’Ufficio Brevetti Europeo. A seguito dell’incontro, Beat Weibel, vicepresidente del gruppo Siemens e figura di spicco dell’IPQC, ha pubblicato via Linkedin un elenco di misure per il miglioramento dirette proprio all’European Patent Office.
La natura delle misure riguarda nello specifico la ricerca e l’esame delle domande di brevetto, poiché come dichiarato dall’IPQC “il nostro contributo alla qualità si concentra principalmente sulla stesura delle domande di brevetto e sulla gestione del portafoglio dei brevetti concessi. Per quanto riguarda la ricerca e l’esame delle domande di brevetto, tuttavia, dipendiamo fortemente dagli uffici brevetti”.
Tra le proposte dell’IPQC figurano, ad esempio:
- rendere trasparenti i criteri e le strategie di ricerca
- concedere agli esaminatori tutto il tempo necessario alla stesura di un rapporto di ricerca completo
- analizzare le decisioni delle commissioni di ricorso e delle divisioni di opposizione per identificare potenziali carenze nella ricerca e nell’esame e sviluppare contromisure ove possibile
- introdurre un sistema di feedback anonimo degli utenti di facile utilizzo per ogni azione dell’ufficio
- prevedere una formazione tracciabile degli esaminatori, ad esempio ogni 5 anni sull’importanza dei brevetti nell’industria
In vista di un ulteriore incontro tra le parti, non resta che attendere nuovi sviluppi sulla vicenda, sperando che una simile collaborazione porti beneficio a tutte le realtà operanti nel settore della proprietà intellettuale.
Per visionare il post con l’elenco completo delle proposte clicca qui
ASTW possiede un solido trackrecord nell’attività di traduzione di brevetti e di consulenza in materia brevettuale. Infatti, avvalendosi di una rete consolidata di importanti uffici di consulenza in proprietà intellettuale e di patent attorney, ASTW è in grado di offrire un servizio omnicomprensivo, dalla traduzione dei testi brevettuali al deposito di brevetti.