Non è la prima volta che il nome dell’ex presidente degli Stati Uniti viene accostato al mondo della proprietà intellettuale. Ed è della fine del 2022 la notizia riportata anche dalla CNN, secondo cui Donald Trump avrebbe richiesto al suo staff la registrazione del marchio “Rigged Election!” (N.d.A. Elezioni truccate).
Come dicevamo, non è certo la prima volta che Trump fa parlare di sé nell’ambito del diritto d’autore.
Buona parte dei cittadini d’oltreoceano hanno conosciuto l’imprenditore americano a seguito della sua elezione a 45esimo Presidente degli Stati Uniti d’America. Alcuni però avevo già ben chiaro il nome Donald Trump, imprenditore di successo e proprietario della multinazionale Trump Oganization, con sede alla Trump Tower di Manhattan, e numerose altre attività, tra cui hotel, casinò e campi da golf sparsi in tutto il mondo.
Sui segreti del successo imprenditoriale di Donald Trump si è scritto molto. Dalle speculazioni più contorte alle soluzioni più pratiche e plausibili. Senza dubbio, un dato di fatto che ha accompagnato la carriera dell’ex presidente è l’attenzione nei confronti della proprietà intellettuale e dei propri asset IP.
All’interno dei numerosi marchi riconducibili all’impero Trump sono rappresentati i settori più disparati. Da quello alimentare all’aeronautica, il sito Gerben Law ne riporta 62 di proprietà della Trump Organization.
A questo elenco, va chiaramente aggiunto il marchio registrato “Make america great again”, divenuto celebre nel corso della prima candidatura alla presidenza degli Stati Uniti di Trump. Quest’ultimo risulta da un secondo elenco reperibile online, fornito da Justia Trademark.
La notizia di oggi riguarda una nuova richiesta di registrazione di un marchio da parte di Donald Trump, emersa dal rapporto redatto dalla commissione della Camera chiamata a far luce sui fatti di Capitol Hill del 6 gennaio 2021.
“Rigged Election!” il marchio voluto da Trump
Il rapporto, come riportato da importanti testate giornalistiche di tutto il mondo, è stato reso pubblico dalle autorità nella giornata del 22 dicembre.
All’interno del report di più 800 pagine, parzialmente consultabile qui, viene riportato quanto emerso dagli interrogatori di più di 1000 testimoni, tra cui uno dei collaboratori più vicini all’ex presidente, suo genero.
Nella trascrizione del colloquio affiora una richiesta particolare, riportata tramite mail da un altro membro dello staff. All’interno del messaggio si può leggere “Hey Jared! POTUS (N.d.A. President of the United States) wants to trademark/own rights to below, I don’t know who to see – or ask…I don’t know who to take to”. Indicando in una comunicazione successiva le parole da registrare, ovvero “Rigged Election!” e “Save America PAC!”
Ancora una volta, i fatti mostrato l’attenzione dell’imprenditore nei confronti del proprio portafoglio IP, sottolineando l’importanza che gli strumenti di protezione della proprietà intellettuale rivestono nel mondo imprenditoriale, finanziario e professionale.
All’interno del nostro blog abbiamo più volte parlato di proprietà intellettuale e di come la traduzione brevettuale possa implementarne la protezione. Per leggere altri articoli su questo argomento clicca qui.