Riprendiamo il nostro articolo dedicato ai termini e acronimi del mondo delle life science completando un altro tassello del nostro quadro generale. Dopo aver selezionato le voci più comuni presenti nei testi provenienti dal vasto mondo della medicina e della farmacologia, volgiamo oggi la nostra attenzione al campo delle neuroscienze, definendone termini e acronimi peculiari.
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Come di consueto, prima di addentrarci nell’argomento specifico del nostro testo, è opportuno spendere anche solo poche parole per parlare di questo particolare ambito scientifico.
Le neuroscienze sono un settore di ricerca dinamico e interdisciplinare dedicato allo studio del sistema nervoso, dalla sua complessa architettura cellulare fino alle intricate reti neurali che sottendono le funzioni cognitive e comportamentali. Il lavoro dei neuroscienziati copre dunque molteplici campi di studio, al fine di comprendere i meccanismi fondamentali, ad esempio, dell’apprendimento, della memoria, dell’emozione e della percezione. Le applicazioni pratiche delle neuroscienze abbracciano una vasta gamma di settori, dalla medicina alla psicologia passando per l’informatica.
Vediamo quindi alcuni dei termini e degli acronimi più utilizzati all’interno delle neuroscienze.
Termini e acronimi life science: le neuroscienze
CNS: iniziamo il nostro elenco con una sigla largamente usata nel settore. In questo contesto, CNS è l’acronimo per Central Nervous System, ovvero il sistema nervoso centrale. Viene spesso messo in relazione con il PNS, Peripheral Nervous System, e quindi il sistema nervoso periferico.
Codifica neurale: questo concetto è legato al modo in cui le informazioni vengono rappresentate e trasmesse nei neuroni del sistema nervoso. In altre parole, la codifica neurale indaga il collegamento dallo stimolo alla particolare risposta neuronale.
EEG: un altro acronimo largamente utilizzato nell’ambito delle neuroscienze è quello relativo all’elettroencefalografia, ovvero la registrazione grafica dei fenomeni elettrici che si svolgono nel cervello.
fMRI: proseguiamo con un’altra sigla molto nota in questo campo. La Risonanza magnetica funzionale (Functional Magnetic Resonance Imaging) è una tecnica di imaging biomedico utilizzata per mappare l’attività cerebrale misurando i cambiamenti nel flusso sanguigno associati all’attività neuronale, così da rilevare quali aree cerebrali si attivano durante l’esecuzione di un determinato compito.
Neuroetica: ovvero lo studio delle implicazioni etiche sulla base dei progressi compiuti nell’ambito delle neuroscienze.
Neurogenesi: il processo di formazione di nuovi neuroni da cellule immature. Questo fenomeno è particolarmente evidente in alcune regioni del cervello, come l’ippocampo, che è coinvolto nella memoria e nell’apprendimento.
Plasticità neurale: la capacità del cervello di modificare la sua struttura e funzione in risposta all’esperienza, all’apprendimento e all’adattamento.
TMS: acronimo per Transcranial magnetic stimulation. La Stimolazione magnetica transcranica è una terapia che utilizza il campo magnetico per stimolare o inibire specifiche aree cerebrali, utilizzata come trattamento in diversi disturbi psichiatrici e neurologici.
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Foto di Anna Shvets da Pexels