Il 17 settembre scorso si è celebrata la giornata mondiale per la sicurezza dei pazienti, un’iniziativa promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) volta a sensibilizzare opinione pubblica e professionisti sull’importanza della sicurezza dei pazienti nel sistema sanitario. Il tema di quest’anno ha voluto sottolineare la valenza fondamentale dell’inclusione e del corretto accesso a informazioni, diagnosi, cure e procedure. Il tutto ben riassunto dal leitmotiv “coinvolgere i pazienti per la sicurezza dei pazienti”.
Il focus del 2023 voleva essere un riconoscimento del ruolo cruciale che pazienti, famiglie e operatori sanitari svolgono nel garantire la sicurezza dell’assistenza sanitaria. Tramite lo slogan “Alzare la voce dei pazienti” l’OMS ha voluto accendere i riflettori sul lavoro di tutte le parti interessate.
Lavoro e impegno capaci di assicurare un fruttuoso coinvolgimento del paziente nella formulazione e gestione delle sue cure.
Questo perché, come ben espresso dall’Organizzazione: “Le prove dimostrano che quando i pazienti vengono trattati come partner nella loro cura, si ottengono vantaggi significativi in termini di sicurezza, soddisfazione e risultati sanitari. Diventando membri attivi del team sanitario, i pazienti possono contribuire alla sicurezza delle loro cure e a quella del sistema sanitario nel suo complesso.”
Affinché tutto ciò accada, l’evento di quest’anno ha proposto quattro obiettivi principali:
- Aumentare la consapevolezza globale sull’importanza di questo tema.
- Coinvolgere tutte le parti interessate, dal personale medico ai decisori politici.
- Consentire l’accesso alle informazioni sanitarie a pazienti e familiari.
- Sostenere il piano d’azione globale per la sicurezza del paziente.
Una piccola parte in questa missione può essere svolta dai language service provider, impegnati nel garantire l’accesso linguistico a medici e pazienti.
Coinvolgere i pazienti: il ruolo di traduttori e interpreti
“L’assistenza sanitaria sicura è una partnership, in cui tutti hanno un ruolo da svolgere. Soprattutto i pazienti stessi”.
Con questo estratto, tratto dalle osservazioni del Dr. Liam Donaldson (pubblicate sul sito dell’OMS e visionabili qui) vogliamo riprendere un tema già trattato all’interno dei nostri canali.
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Il coinvolgimento dei pazienti, come abbiamo visto, rappresenta ancora oggi una delle grandi sfide per i sistemi sanitari.
Coinvolgimento che per alcuni pazienti risulta ancora più ostico e complicato.
Parliamo di tutti quei casi in cui le parti interessate non condividono uno stesso sistema linguistico e/o retaggio culturale. Com’è possibile includere il paziente nel processo di cura e guarigione, se non è possibile avere una comunicazione chiara e completa?
Le barriere linguistiche rappresentano un ostacolo in svariati ambiti professionali, ma uno dei più colpiti dai suoi aspetti negativi è proprio il settore medico.
La traduzione medica può abbattere queste barriere, consentendo di coinvolgere i pazienti per la sicurezza dei pazienti. Indiscriminatamente.
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