La presentazione del Metaverso da parte di Zuckerberg e il suo entourage ha provocato scalpore nei più svariati settori. Una realtà virtuale capace di ricreare il mondo che ci circonda, permettendo ai nostri alter ego digitali di compiere svariate azioni in questo “universo parallelo”. I dubbi di molti sulla fattibilità del progetto potrebbero risolversi con la presentazione del nuovo supercomputer di Meta.
Nei giorni scorsi, precisamente il 24 gennaio 2022, sulla propria pagina YouTube, il colosso statunitense ha pubblicato il video “Introducing the AI Research SuperCluster“. Video nel quale viene introdotto per la prima volta il sistema di elaborazione progettato per supportare le strutture del Metaverso.
Citando le parole dei ricercatori “sarà il supercomputer più veloce al mondo, in grado di rispondere alle nuove esigenze introdotte dalla prossima generazione di Intelligenza artificiale. Sarà capace di eseguire un quintilione di operazioni al secondo”.
Quintilióne: Numero del sistema decimale, di rara utilizzazione, corrispondente, nell’uso italiano moderno, francese e americano, a 1018. Cioè a un miliardo di miliardi.
Treccani online
Il supercomputer e la traduzione
I ricercatori lo hanno chiamato AI Research SuperCluster (RSC) e affermano di aver già iniziato l’addestramento per l’elaborazione del linguaggio naturale (NLP).
I modelli di training si basano sull’ordine del trilione, ovvero mille miliardi, di parametri. Cifre incredibili, specie se paragonate al più grande modello linguistico attualmente in funzione. Il GPT-3, infatti, ha raggiunto i 175 miliardi di parametri nel 2020.
Il processo di addestramento include centinaia di lingue al fine di perseguire uno degli obiettivi linguistici prefissati per il supercomputer: tradurre in tempo reale per grandi gruppi di persone, parlanti lingue diverse, così da consentire e incentivare le interazioni anche su scale internazionale.
“I nostri ricercatori saranno in grado di addestrare i più grandi modelli necessari per sviluppare un’IA avanzata, per la visione artificiale, NLP e riconoscimento vocale“, ha affermato Meta. “In definitiva, il lavoro svolto con RSC aprirà la strada alla creazione di tecnologie per la prossima grande piattaforma di elaborazione: il Metaverso, in cui le applicazioni e i prodotti basati sull’intelligenza artificiale svolgeranno un ruolo fondamentale”.
Non resta che attendere tutti i possibili risvolti portati dal nuovo supercomputer.
Vi lasciamo, però, con un quesito: il lavoro del traduttore potrebbe spostarsi nel Metaverso?