Ospite della web serie ItalianA, il CEO e fondatore di Translated Marco Trombetti torna a parlare del nostro settore, di lingua, traduzione, e di come l’evoluzione dell’intelligenza artificiale ne possa cambiare le dinamiche.
ItalianA è un progetto promosso da Italian Tech, content hub del gruppo editoriale GEDI. I contenuti sono disponibili sia in versione video, pubblicati su tutte le testate del gruppo (tra cui Repubblica e La Stampa), sia in modalità podcast, coprodotto con OnePodcast e disponibile su molteplici piattaforme di streaming.
L’obiettivo di questi contenuti è raccontare l’intelligenza artificiale grazie ai monologhi dei maggiori esperti italiani, approfondendo di volta in volta gli aspetti più interessanti.
Tra questi, non potevano certo mancare le funzioni IA dedicate alla traduzione, di cui abbiamo parlato all’interno di alcuni articoli pubblicati nel nostro blog:
- ChatGPT sa tradurre? Uno studio ci aiuta a capirlo
- Il punto di singolarità della traduzione automatica
- I gender bias nell’intelligenza artificiale
Come anticipato, l’esperto selezionato per trattare il tema è Marco Trombetti, una figura di spicco del nostro settore.
Marco Trombetti sull’intelligenza artificiale
All’interno del monologo di circa 5 minuti, Trombetti offre la propria visione dell’intelligenza artificiale. Con un’attenzione particolare per la sua applicazione al mondo delle lingue e della traduzione.
Volendo fare un sunto di quanto affermato dal fondatore di Translated, riportiamo anzitutto una citazione tratta dal monologo capace di far luce sul pensiero dell’esperto: “risolvere il problema della traduzione è la cosa più importante”.
Nel corso dell’intervento, l’imprenditore italiano pone l’attenzione sull’importanza che la lingua e la traduzione rivestono nel nostro mondo. Comprendere gli altri, ed essere a nostra volta compresi, rappresenta il motore della nostra esistenza e uno strumento indispensabile per la cooperazione internazionale.
La traduzione è il mezzo che consente questa comunicazione interlinguistica e l’obiettivo primario dell’intelligenza artificiale dovrebbe essere proprio il miglioramento delle tecnologie linguistiche.
Basti pensare che, come espresso proprio all’interno del monologo, una persona che parla esclusivamente italiano ha accesso solamente al 2% della conoscenza mondiale. Senza traduzione, ne perderebbe quindi il 98%.
Ciononostante, siamo ancora molto lontani dall’obiettivo di consentire a tutti, in tempo reale e a costi irrisori, di accedere a traduzioni di qualità. La stessa qualità che, sempre secondo Trombetti, ad oggi è garantita solo dal lavoro di traduttori esperti, revisionato da linguisti con altrettanta esperienza.
E sebbene anno dopo anno queste tecnologie migliorino in termini di qualità e prestazioni, il raggiungimento dell’obiettivo “traduzione perfetta” non è ipotizzabile prima della fine del decennio.
È possibile visionare il monologo in versione video a questo indirizzo. Lasciamo inoltre il link OnePodcast per la puntata del podcast.
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