Abbiamo parlato a più riprese del ruolo che rivestono i motori di traduzione automatica nel lavoro del traduttore. Nelle scorse settimane abbiamo analizzato l’influenza che gli strumenti di traduzione assistita esercitano nei nostri campi di specializzazione: la traduzione brevettuale, la traduzione legale, tecnica e medico-farmaceutica.
Questi strumenti rappresentano un ottimo aiuto per il linguista. Permettono infatti di aumentare la produttività e l’efficienza diminuendo i costi, senza però intaccare la qualità del lavoro.
Tuttavia, è certamente un errore affermare che la machine translation possa in qualche modo sostituire il professionista.
Il progetto CREAMT, guidato da Ana Guerberof Arenas e Antonio Toral, utilizza un approccio interdisciplinare per valutare l’efficacia della traduzione automatica (MT) nell’ambito letterario.
Il progetto si concentra sull’aspetto creativo dei testi letterari e sull’esperienza del lettore, attraverso la traduzione di un racconto di Kurt Vonnegut.
Come riportato da Slator, verso la metà di aprile è stato pubblicato un documento che illustra in dettaglio i risultati del progetto: “Creatività nella traduzione – la traduzione automatica come vincolo per i testi letterari”.
Lo scopo dello studio era quello di esplorare la creatività da una prospettiva quantitativa. Le versioni implicanti un professionista hanno visto la partecipazione di quattro traduttori professionisti specializzati nella traduzione letteraria. I quali hanno infine compilato un questionario post-traduzione per raccogliere le opinioni dei traduttori sulla qualità dell’output di MT.
Traduzione automatica: uno strumento del traduttore
I revisori sono stati unanimi nel classificare la traduzione umana come “estremamente buona“. La traduzione MT (traduzione automatica pura) come “estremamente pessima” e la traduzione in post-editing (professionista + macchina) come “né buona né cattiva“. I risultati hanno anche dimostrato che la traduzione umana pura e semplice aveva il punteggio di creatività più alto, seguito da PE e, infine, MT.
I feedback dei traduttori mostrano come la traduzione in post-editing fosse “predeterminata o condizionata”. Inoltre, i traduttori non sono stati in grado di discostarsi dal testo di partenza, che è una delle condizioni principali per una traduzione creativa. Tuttavia, questo aspetto rappresenta uno dei principali vantaggi della traduzione automatica se applicata a campi di applicazione quali i nostri settori di specializzazione.
Sebbene pratica, i partecipanti hanno affermato che la traduzione automatica applicata alla letteratura può essere utile solo in parte, in particolare per quelle porzioni di testo che sono di natura più semplice e meccanica.
In conclusione, i partecipanti hanno confermato quanto già ribadito a più riprese dai professionisti di tutto il mondo: la tecnologia deve essere un supporto per il traduttore, piuttosto che rappresentare una soluzione di traduzione.
Foto di Eduardo Dutra da Pexels