L’intelligenza artificiale (IA) è in tempi brevi divenuta il faro guida per i decision maker di tutti i settori professionali, attirando l’attenzione grazie alla sua capacità di trasformare radicalmente le operazioni quotidiane. La sua attrattiva risiede principalmente nei tempi ridotti e nei costi esigui associati all’implementazione di soluzioni basate sull’IA. Tuttavia, come sottolineato dalla BBC tramite una sua portavoce, i limiti e i pericoli legati all’uso dell’intelligenza artificiale sono ancora oggi un ostacolo da superare.
Come anticipato, i nuovissimi sistemi di IA sono spesso in grado di offrire una prospettiva rivoluzionaria in termini di rapidità di esecuzione. Permettendo di conseguenza ai professionisti di ottenere contenuti in varie lingue in frazioni di secondo.
Consentendo inoltre di risparmiare sui costi di produzione, e traduzione, di questi prodotti generati automaticamente.
Tuttavia, mentre l’attrazione per l’intelligenza artificiale cresce in modo esponenziale, emergono di pari passo aspetti critici sempre meno trascurabili. Il fascino esercitato da questi sistemi potrebbe, ad esempio, portare a una dipendenza eccessiva dalla tecnologia, con il rischio di trascurare il valore dell’intuizione e dell’intelligenza umana. Con conseguenze impreviste in caso di malfunzionamenti, errori di sistema e informazioni fuorvianti o pregiudizievoli.
Specialmente se si parla del maggiore distributore di contenuti nel Regno Unito, la BBC.
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BBC e i test sull’intelligenza artificiale
Come riportato da Slator, Vanessa Lecomte, responsabile delle operazioni di localizzazione per BBC, ha di recente condotto una presentazione inerente all’utilizzo dei sistemi di intelligenza artificiale per generare sottotitoli e doppiare contenuti audio in più lingue.
Citando l’articolo di Rocio Txabarriaga per Slator: “Lecomte ha sottolineato la necessità di essere consapevoli sia dei rischi che del potenziale per una maggiore efficacia ed efficienza con l’intelligenza artificiale. Ha inoltre spiegato che il suo obiettivo era comprendere cosa è disponibile per la localizzazione multimediale di lunga durata e sperimentare le diverse soluzioni per vedere cosa funziona”.
Le sfide, in particolare, riguardano l’aspetto qualitativo dei contenuti, caratteristica essenziale per un canale di informazione affermato e autorevole come la BBC.
Per valutare dunque l’effettiva utilità di questi sistemi, il team addetto alla localizzazione dei contenuti ha condotto diversi test, tra cui la generazione di sottotitoli in inglese a partire da un file audio.
Il risultato? I sottotitoli generati automaticamente sono lontani dagli standard di qualità richiesti. In particolare, i testi prodotti nel testo precitato contenevano errori di varia natura, tra cui problemi di formattazione, layout, sottotitoli illeggibili e frasi errate.
Un secondo test condotto dal team BBC, invece, prevedeva il doppiaggio di una voce fuori campo (in lingua tedesca) utilizzando voci generate dall’intelligenza artificiale. Qui, i sistemi di IA hanno raggiunto risultati ben più promettenti, nonostante, come spiegato da Lecomte, l’intervento umano risultasse comunque necessario ad ogni passo.
In conclusione, sono difficilmente prevedibili i traguardi raggiungibili nel prossimo futuro da questi sistemi di intelligenza artificiale. Cosa è certo, però, è che a oggi la qualità umana non è ancora stata raggiunta, e affidarsi a questi sistemi senza una supervisione attenta risulta quantomai rischioso.
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