È esperienza comune ancorché spiacevole riscontrare che l’università italiana, fatte salve le realtà virtuose, le poche, che pur ci sono, non riesce a dotare gli studenti di quelle nozioni di base, utili, anzi fondamentali per cimentarsi finalmente nel mondo del lavoro. Gli studenti di lingue e percorsi formativi affini hanno in media poche nozioni sulla maggior parte delle competenze che sono richieste dal mercato del lavoro. Questa circostanza, reale e documentabile, rappresenta un vero e proprio fallimento delle istituzioni formative del nostro paese. È di importanza critica che le aziende possano attingere a un capitale umano di qualità: anche da qui passano i destini economici del paese. Spesso sulle aziende grava anche l’onere formativo dei loro possibili collaboratori, supplendo alle mancanze della formazione universitaria, le quali mancanze non possono essere attribuite genericamente a problemi di ordine finanziario, quindi di sottofinanziamento dell’università. Se è vero che l’università non è spesso in grado di offrire una formazione degna di questo nome, occorrerebbe nondimeno aprire uno spazio alle aziende affinché queste possano supplire, già durante il percorso formativo accademico, a questi deficit formativi. Riscontriamo tuttavia una certa resistenza delle università ad aprirsi alle aziende: molti accademici percepiscono le avance delle aziende come delle indebite intromissioni. Notare che molto spesso queste avance portate dalle aziende sono a titolo gratuito, quindi con nessun impegno economico da parte delle università.
In questa cornice disagevole, nella quasi impossibilità di collaborare proficuamente con le università, pur ci sono delle realtà che cercano di colmare questo gap formativo. Mi riferisco specificamente alla piattaforma formativa CW-ELAB, sviluppata da Creative Words, azienda di localizzazione capitanata dall’amico Diego Cresceri. L’accesso della piattaforma è gratuito e il percorso formativo consiste in una serie di contenuti sotto forma di videocorsi. Gli argomenti sono i seguenti:
- Gli acronimi
- La Localizzazione
- Machine Translation Post-Editing
- I CAT Tool e le parole pesate
- SDL Trados Studio
- memoQ
- Memsource
- MateCat
- Smartcat
- LQA
- La localizzazione dei videogiochi
- La traduzione brevettuale
- La figura del Project Manager
- Come scrivere un CV
- Prestazioni di lavoro autonomo
- Diventare traduttori
Si tratta di un vero e proprio percorso formativo propedeutico ed è quindi necessario seguire i corsi in modo sequenziale. Sono anche previsti quiz per verificare il grado di apprendimento del discente. È veramente degna di nota tale iniziativa, considerando gli argomenti affrontati, la qualità dei contenuti e, non ultimo per importanza, la gratuità di fruizione degli stessi. Il ventaglio di argomenti è veramente ampio e troviamo sia molto prezioso e lodevole l’approccio di Creative Words nel tentativo di offrire agli studenti e ai traduttori contenuti formativi così variegati e ben fatti, perché ideati e sviluppati da chi lavora nel mondo della traduzione e della localizzazione. Vi invitiamo quindi ad iscrivervi numerosi a questa piattaforma: se sei studente o traduttore ti sarà molto utile.