Nelle scorse settimane abbiamo trattato il tema degli errori nelle traduzioni brevettuali, valutandone le possibili conseguenze e le modalità migliori per salvaguardare tutte le realtà coinvolte nel processo di tutela della proprietà intellettuale. Oggi, vogliamo affrontare un argomento simile in termini generali, applicando le stesse premesse a un altro dei nostri settori di specializzazione, le traduzioni giuridiche. Vedremo dunque quali sono i possibili errori nelle traduzioni legali e com’è meglio muoversi alfine di evitarli.
Anzitutto, è possibile sottolineare le caratteristiche comuni ai due settori sopramenzionati: le traduzioni brevettuali e le traduzioni legali/giuridiche. Così facendo risulteranno più evidenti eventuali similitudini in termini di conseguenze e precauzioni, facilitando la comprensione di quanto segue.
Traduzioni brevettuali e legali: i tratti in comune
Le prime similitudini riguardano una delle principali sfere di interesse per chi lavora nel mondo della traduzione, ovvero le caratteristiche testuali di questi documenti.
Il brevetto può essere definito come un testo ibrido tecnico-legale, dove quindi vi è una forte presenza di terminologia tipica dei documenti giuridici, così come un forte ricorso alla sintassi caratteristica del settore legale.
Questo è quindi il primo tratto in comune, poiché in entrambi i contesti conoscere non soltanto la lingua straniera di destinazione, ma saper padroneggiare anche la terminologia tecnico-legale da un lato, e conoscere i diversi campi del diritto dall’altro, risulta essenziale per un servizio di traduzione di qualità.
Un altro aspetto in comune a queste due tipologie di documenti è la precisione e l’accuratezza richieste al traduttore.
I documenti legali, così come i testi brevettuali, sono molto rigorosi sia nella forma che nel contenuto. I termini al loro interno sono univoci nell’inquadrare e delineare le funzioni dell’atto, nel rispetto dei differenti precetti previsti dai distinti sistemi giuridici delle nazioni coinvolte.
Tradurre questi documenti non significa solo convertire un sistema linguistico in un altro, occorre adattarne il contenuto agli ordinamenti giuridici di destinazione, rimanendo pur sempre fedeli agli scopi e al contenuto del testo.
Per lavorare a questi testi, quindi, al traduttore è richiesta una conoscenza approfondita della terminologia specifica, della sintassi consueta per ogni tipo di documento e delle differenze e similitudini giuridiche riscontrabili tra i due paesi oggetto di conversione, alfine di non inficiarne la valenza legale.
Le tipologie di errori nelle traduzioni legali
Sebbene gli errori capaci di invalidare le traduzioni legali possano essere di varia natura, è possibile stilare un breve elenco di quelli che sono i più comuni.
Possiamo trovare, ad esempio, imprecisioni di natura semantica, dove per rispettare la forma del documento tradotto si perde in tutto o in parte il senso di quando scritto al suo interno. In questo caso, non solo non verranno raggiunti tutti gli obiettivi prefissati da chi ha redatto l’atto oggetto di traduzione, ma si correrà anche il rischio di renderlo totalmente sterile e privo di senso.
Un secondo tipo di errore comune nasce dalla troppa “creatività” di chi traduce. Nelle traduzioni legali, la totale fedeltà e aderenza al testo di partenza rappresentano uno dei precetti imprescindibili per il traduttore. Riportare il senso dimenticandosi della struttura del testo, e del formato richiesto dal Paese di destinazione, faranno naufragare gli obiettivi della traduzione legale.
Un’altra mancanza capace di esporre il documento a conseguenze insperate è il mancato aggiornamento da parte del traduttore sull’evoluzione dei sistemi legali di interesse. Leggi e procedure sono soggette a rivisitazioni, emendamenti e modifiche radicali, conoscere precisamente le normative in vigore al momento della traduzione è un altro dei requisiti necessari e richiesti al linguista.
Infine, in questo nostro elenco possiamo includere anche gli errori di punteggiatura. Il carattere di accuratezza e precisione connaturato in questi testi può condurre facilmente a conseguenze indesiderate dovute anche solo a una punteggiatura errata. L’attenzione deve quindi essere massima.
Le conseguenze di questi errori possono portare all’invalidazione del documento, con tutte le ripercussioni del caso a seconda della tipologia di atto in questione. Inoltre, in una misura che dipenderà sempre dalla natura del documento all’interno del quale sarà presente l’errore, quest’ultimo potrà portare a conseguenze legali anche gravi ai danni dei diretti interessati.
Come evitare questi errori
Nel tentativo di risparmiare sui costi richiesti da una traduzione professionale, alcune realtà scelgono di affidarsi a LSP e freelance non specializzati e privi della giusta esperienza, o addirittura di affidare queste traduzioni a risorse interne bilingue.
Come anticipato, la delicatezza di questi documenti impone una conoscenza e praticità fuori dal comune. Caratteristiche certamente possedute da traduttori e agenzie di traduzione affermati e specializzati in questo particolare settore.
Affidarsi a figure professionali esperte e capaci permetterà di svolgere al meglio il processo traduttivo, rispettando le normative ed evitando spiacevoli conseguenze.
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