Google Translate. Negli ultimi anni, la comunicazione tra medici e pazienti con conoscenza limitata dell’inglese (LEP) ha attirato l’attenzione di diversi attori negli Stati Uniti. Dall’ investimento di Google nella piattaforma di telemedicina Amwell all’ acquisizione del provider Stratus Video (Pro) da parte di AMN Healthcare.
Un nuovo studio pubblicato sul Journal of General Internal Medicine ha ora spostato l’attenzione dall’interpretazione alla traduzione. Mentre i materiali generici sono tipicamente tradotti in anticipo nelle lingue comunemente parlate, i moduli di dimissione, specifici del paziente, presentano lacune spesso colmate dalla traduzione automatica.
Lo studio è uno sforzo congiunto tra la dottoressa Lisa C.Diamond del Memorial Sloan-Kettering Cancer Center e l’Olive View-UCLA Medical Center, le dottoresse Breena R. Taira e Vanessa Kreger e l’infermiera Aristides Orue. Il loro obiettivo è quello di valutare oggettivamente l’accuratezza di Google Translate per i moduli di dimissione forniti ai pazienti che lasciano il pronto soccorso.
Come spiega il documento, le passate ricerche su Google Translate in contesti medici hanno prodotto risultati contrastanti sulla sua fruibilità. A seconda delle lingue studiate e dell’ultima versione dell’algoritmo di Google Translate.
Un articolo del 2019 pubblicato su JAMA Internal Medicine ha concluso che, per lo spagnolo e il cinese, Google Translate potrebbe integrare ma non sostituire le istruzioni scritte in lingua inglese. Dovrebbe inoltre includere un avvertimento sulle potenziali imprecisioni delle traduzioni.
Lo studio
Lo studio UCLA / Sloan-Kettering si differenzia dagli altri in alcuni punti chiave. Il team ha analizzato le traduzioni sia nelle lingue di notevole diffusione (spagnolo, cinese, vietnamita) sia in quelle di minore diffusione ma comunemente parlate nella zona. Lingue nelle quali è possibile imbattersi in un pronto soccorso (ad esempio, l’armeno e il farsi). Poiché Google Translate migliora in base al feedback degli utenti, si comporta in modo diverso per le lingue di minore diffusione.
Un’altra differenza fondamentale è la selezione dei revisori. I 20 volontari che hanno valutato i moduli di dimissione (testo originale e traduzione), erano membri bilingue della comunità. Senza esperienza professionale come linguisti o come operatori sanitari.
I ricercatori ritengono che questi ultimi rappresentino più accuratamente i livelli tipici di comprensione del paziente (la maggior parte degli altri studi impiegava traduttori.)
I volontari hanno analizzato 20 moduli frequentemente utilizzati in pronto soccorso e le corrispondenti traduzioni in sette lingue, per un totale di 400 traduzioni valutate.
I risultati
“Complessivamente, [Google Translate] ha trasmesso accuratamente il significato di 330 su 400 (82,5%) istruzioni esaminate, ma l’accuratezza variava in base alla lingua, dal 55 al 94%”, descrivendo alcuni degli errori come “privi di senso”.
Come previsto, le traduzioni in spagnolo e cinese erano le più accurate (94 e 82%), mentre armeno e farsi avevano un’accuratezza del 55 e 67,5%.
I revisori hanno anche sottolineato diversi problemi (specifici della lingua) che potrebbero ostacolare ulteriormente la comprensione. Come i diversi sistemi di scrittura utilizzati per il cinese tradizionale rispetto a quello semplificato, nonché le differenze tra le varianti del farsi. In particolare per quest’ultimo, che si scrive da destra a sinistra, Google Translate inizialmente ha trasposto il testo da sinistra a destra, rendendo le traduzioni illeggibili.
I tassi di accuratezza per le traduzioni in cinese e spagnolo, basati sulle valutazioni dei volontari, erano paragonabili a quelli dei traduttori professionisti nello studio del Journal of Internal Medicine. “I nostri tassi di accuratezza per queste due lingue, valutati dai volontari della comunità, erano quasi identici […] a quelli dei traduttori professionisti”
Evidenziando le diverse prestazioni tra le lingue, gli autori hanno concluso che “sebbene il futuro della traduzione scritta negli ospedali sia probabilmente la traduzione automatica, [Google Translate] non è ancora pronto per l’uso in un pronto soccorso”.
Per il momento, quindi, è buona prassi affidarsi a interpreti professionisti.
Traduzione e adattamento a cura di Stefano Gaffuri.
Originale qui.